E continuava: mentre i disturbati eran quelli che per lenire o dare un senso al loro disturbo, dicevano agli altri cosa non dovevano fare, noi sceglievamo, una a una, quelle che sarebbero poi diventate un’intera categoria di trovate. Ma niente, le più belle idee si perdevano sempre mentre stavi chiudendo la porta e andavi a comprar le sigarette. Ci si metteva anche il vicino a dirti sul portone, magari di quell’antenna che empatia non ha.
Verissimo, dico.
(da L’OSPITE E’ UN MATTINO, RADIO)