Cosa siamo dunque io e te, galileo
Un ventriloquo e il suo fantoccio, maestà
Ognuno è due volte se stesso
Non c’è confine
(se non quello che di volta in volta noi stabiliamo)
…
Possibile che l’artista sia uno che non deve rendere conto a nessuno
…
(“Come sarebbe se…”)
…
Re è chi sa di essere solo e lo accetta (Bataille)
…
Oh poveri noi, su che sentiero ci siamo incamminati
(dove va a finire questa storia)
Quale storia
Così, supponiamo, tanto per andare avanti, siccome abbiamo tempo
Quasi tutte le storie finiscono male
(soprattutto finiscono)
Voi siete matto, maestà
Vi state trasformando in un atteggiamento
La mia vita, galileo, l’unica mia vita, è quella del personaggio che sto rappresentando
(la solitudine reale e concreta del personaggio)
Sento gli applausi
(amaro e spaventato)
Tutto è teatro
Gialla è la vita dell’artista
(la vita dell’artista è sempre allegorica)
…
Io, di cui non so nulla
(Da “La questione del Gatto”, inedito)