Non ho più buoni orgasmi. Non quelli di una volta, intendo. Da ragazzo davvero sentivi il black-out con il mondo, era come tranciare i cavi della luce: più il taglio era secco più eri felice, non per il sesso soltanto, o per il puro piacere, quanto per la soddisfazione di averla personalmente spuntata. Nel minuto seguente ogni azione ti era impossibile, persino quella del pensiero. Per quel minimo, ma equilibrato, soddisfacente spazio di tempo restavi finalmente inattivo. Tutto si interrompeva e tu semplicemente godevi. Non eri in attesa, non speravi in niente.
“Niente” di Gaetano Altopiano
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