“Anopluri” di Gaetano Altopiano

Nessuno va mai da nessuna parte. Non si è mosso nessuno. Mai. Rimangono tutti qui, e prolificano. Generano figli e i figli altri figli. E questi ancora figli e figli. E dovessero muoversi, lo fanno solo per finta o se ne vanno soltanto in giro. Dopo un poco ritornano, e non ripartono. Hanno una loro specifica dottrina: vivere del sangue altrui e diffondere malattie che i medici scambiano sempre per altro. Dura così da un tempo incalcolabile, e non hanno la facce che vi aspettereste, ma quelle che mai avreste potuto pensare: quella, quella accanto, l’altra a destra lì nella sedia in alto, e quell’altra. Quella che cerca di darsi arie che non ha. Pidocchi.    

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