Mi sono misurato con cose più grandi di me: il futuro e la disperazione. Io, che ero nato migliaia di anni fa, creato per vivere nelle savane, per non sapere mai enumerare, adorare gli spiriti dei boschi e per sconoscere persino i processi della digestione, sono l’unico che ora comprende l’enormità del tempo. I miei arti superiori sono i più abili della natura e con essi fabbrico il mio destino. Ho costruito l’ago, ad esempio, e il quaderno dove scrivo le mie impressioni. Lo tengo stretto in una mano mentre mi avventuro nel crepuscolo del venerdì.
“Un ago” di Gaetano Altopiano
psychowarp
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27 Gennaio 2025
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