“A tre centimetri” do Gaetano Altopiano

Dovrei spiegare con parole mie le parole di un altro. Niente di speciale, in fondo, se solo queste fossero comprensibili. Ma non lo sono. Giurare, non posso giurare sia colpa sua, magari sono io che a un certo punto mi distraggo e perdo il filo. Resta il fatto, però, che non posso spiegarle. Non so proprio che abbia detto e in questo istante (quello dopo, veramente) vedo sfumare l’ennesima buona occasione di una vita: imparare il giapponese da un tedesco. 

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