“Una possibile conclusione” di Gaetano Altopiano

E’ naturale che le minoranze vivano in sofferenza, non hanno strumenti se non attraverso la maggioranza. E’ inevitabile che ne cerchino l’alleanza, la protezione e la stima: la loro voce passa solo per mezzo di quella. E i casi in cui si ricorre a violenza, ci si ostina all’isolamento, non disattendono questa regola ma, anzi, sono l’esempio più esasperato del tentativo di far sentire le proprie ragioni e di raggiungere quel compromesso. Questo, però, inevitabilmente, conduce solo a una possibile conclusione: la dipendenza di una unità da uno stato generale, qualunque siano le ragioni, implica cessazione del suo stato precedente, già soltanto per definizione. Il Singolo diventa Generale, e non importa se è per desiderio o per necessità. Se le minoranze, allora, non sono quello che sono se non attraverso la maggioranza, cui giustamente aspirano, le minoranze in realtà non esisterebbero se non come ex-minoranze o minoranze latenti (silenziose). 

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