“Gli idioti” di Horacio Quiroga

Esistono ragioni e ragioni. E come la verità, direbbe il teologo, queste si manifestano per ordine di grandezza. Alcune sono immediate, facilmente condivisibili, altre profonde e difficili da capire, se non addirittura incomprensibili. “La gallina sgozzata”, di Horacio Quiroga, si compone di nove essenzialissime pagine, racconta di un fratricidio e di come il destino, a volte, possa accanirsi con gli esseri umani, una coppia e i loro quattro figli menomati. Ma ecco il punto: qual è la ragione che mi spinge a detestare il finale di questo racconto? Avrei voluto che gli idioti non muovessero un dito, che restassero, bellissimi e immobili, davanti a quel muro dove sapientemente li collocò Quiroga. Che aspettassero nulla di cose come la morte, la pietà, la follia, ma solo un gesto domestico: un lembo di stoffa per pulire la bava che sopraggiungeva.  

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