Gentile editore,
allegati i 140 franchi che le dovevo. La prego di scusare il ritardo ma, con il dovuto rispetto, è evidente che a quella cifra noi due attribuiamo importanza diversa. La prego inoltre di esimersi, in futuro, dovesse ancora capitare, di reclamare i suoi crediti attraverso i miei amici: è l’azione più spregevole che lei abbia potuto mettere in atto. Sia gentile, li chieda a me i suoi soldi, solo e soltanto a me. In quanto al resto, mi risulta non avere avuto con lei altri rapporti che quelli oggetto della presente, dunque, le dirò in tutta franchezza che medito di girare la sua lettera a un avvocato. Lei ha gratuitamente gettato discredito sopra la mia persona.
Distinti saluti