SORIE DEL SIGNOR JFK (17) di Francesco Gambaro

JFK si è appena spogliato quando non squilla il telefono. Perché non squilla, si chiede perturbato. Di regola quando si è appena spogliato squilla. Eppure, osserva e si osserva JFK, sono al momento perfettamente nudo. Così di nuovo raccoglie i vestiti sparsi tra la camera da letto e il gabinetto. Si riveste e rivestendosi pensa: certo i radar possono calcolare il movimento delle perturbazioni, non la velocità di percorrenza esatta tra quelle e la terra. Che gira, tra l’altro. Due o tre giorni di ritardo, mia cara, non significano gravidanza. Le piogge arriveranno. JFK, è di nuovo nudo, conta uno due tre… tredici. Il telefono continua a non squillare. Cazzo, fa freddo. Ritorna a rivestirsi. O prima o dopo dovrà squillare. Così tutta la santa notte. 

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