MEMORIE DI UNA CAMERIERA di Gaetano Altopiano

Avendo davanti ancora un po’ di lavoro da fare e non avendone più alcuna voglia, guarda dietro per vedere quanto lavoro abbia già fatto. Scala al piano + corridoio + dieci stanze. Ok. Mi fermo per una sigaretta e poi vediamo. Cameriera da una ventina d’anni in un hotel di Monaco di Baviera (sempre lo stesso) divorziata e con una figlia, non saprebbe proprio far altro: pulire, rimettere in ordine, passare l’aspirapolvere. Con una mano, in verità, che tutti le riconoscono: M. è brava, pulita e veloce. Lo sanno tutti. Ci è solo però che stamattina non ne ha proprio voglia. Non sa cosa si sente. E’ alla seconda sigaretta e non riesce a muoversi dalla finestra. Ne fumerà una terza e poi una quarta nel giro della prossima mezzora, lei ancora non lo sa, né sa ancora che non passeranno le undici e quel senso di angoscia diventerà insopportabile. 

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