La natura è Roma, Roma rispecchia la natura. / Vediamo immagini del suo potere civile / nell’aria trasparente come in un cielo azzurro, / nel foro dei campi, nel colonnato dei boschi. / La natura è Roma – e non è il caso, sembra, / di disturbare ancora gli dei: / ci sono le viscere delle vittime per divinare le guerre, / schiavi per tacere, pietre per costruire. // Osip Mandelstam, 1914
“… uscii da sotto il portico di piazza San Marco e passai in rassegna le quattrocento finestre. C’era un deserto assoluto, non un’anima. Le finestre ad arco correvano nel solito ordine ossessionante, come onde idealizzate. Questo spettacolo mi ha sempre ricordato il Colosseo, dove, per usare le parole di un mio amico, qualcuno inventò l’arco e non riuscì più a fermarsi. – Saccheggiate questo villaggio – continuavo a borbottare tra me – Questa città non merita…” Iosif Brodskij, Fondamenta degli incurabili, 1989