LUI di Francesco Gambaro

E’ poco meno di mezzogiorno ma, a telefono, lui mi dice, scusami ma devo andare a coricarmi. Dorme la notte, dorme il giorno. La successione, blatera, la dichiarazione dei redditi, l’agenzia delle entrate. E io: allora? Lui: proprio devo andare a dormire. Ma sono il tuo commercialista! Lui: buonanotte. Rimescolo …

PERIZIE di Gaetano Altopiano

Riguardo le mie letture devo dire che ho avuto maestri eccellenti. Mai la minima “defaillance”, il più piccolo sbandamento, sempre e soltanto consigli impeccabili. E se ho una libreria così fornita, non tanto in termini numerici ma, soprattutto, qualitativi, è quasi esclusivamente merito loro: mai mi sarei avvicinato a certi …

IL CONTROLLORE di Gaetano Altopiano

Reputo la persona taciturna non più interessante della ciarliera. Né meno. Poiché se è vero che l’uomo discreto difficilmente tiene banco in una conversazione e anche vero che questo possa accadere senza che la sua discrezione venga minimamente scalfita. Il mio è piuttosto un lavoro di controllo: verifico il numero …

LETTERA DAL DISASTRO di Francesco Gambaro

Cazzo (un giorno mi disse) tutte a te capitano? Aveva appena scoperto un’alopecia al centro della foresta dei mie capelli sessantottini. Avevo anche l’asma, lo sterno a pettodipollo, una disastrosa sudorazione delle mani e dei piedi, la crosta lattea alle ascelle delle ginocchia, un pene esattamente la metà del suo. …

L’IMPORTANZA DI NON ESSERE FRANCESI di Francesco Gambaro

Da un momento all’altro le cose cambiano nome. Retré gabinetto vuccì. Pitrichigno vulva cunt. Tricorfa cazzo obama. Ma quelli niente, arruginiti sulla Loi travail, impermeabili al Jobs act del nostro toscanissimo inglesse. E giù a stilare bibliografie in finissima saliva francese del Mein Kampf.

UN AMICO DICE di Francesco Gambaro

Che i poeti di oggi amano sentirsi chiamare poeti. Come i dottori che non sono dottori dai posteggiatori. Per questo si moltiplicano in versi. Eppure, quando leggono, leggono tutto d’un fiato senza rispettare accapo o punteggiatura. Sono donne che mettono i tacchi per farsi riconoscere donne. Ma una donna è …

ANTIGONE di Gaetano Altopiano

Ernst Junger, a proposito del rispetto verso i defunti, osservava: “la cultura si basa sulla cura dei morti; la cultura svanisce con la decadenza dei sepolcri”. Nella Cina e nella Grecia antiche, civiltà alla cui levatura morale spesso ci riferiamo, sarebbe stato impensabile l’assenza di rispetto verso i morti o …

STORIE DEL SIGNOR JFK (38) di Francesco Gambaro

JFK trova offensivo dovere pagare bollette. Non approva che le bollette non si paghino da sole. Dunque le mette in fila su in terrazza, secondo la data di ricevimento. Non si meravoglia del fatto che, pur aggiungendone di continuo, la fila non cresce mai. Bagna l’indice, lo alza verso il …

FACCE (ancora una, e importante) di Gaetano Altopiano

Se quest’uomo si fosse votato a quella vita ascetica e spirituale di cui traboccano le sue canzoni, defilandosi alla maniera di Lucio Battisti o di Mina, per intenderci, ossia azzerando le sue apparizioni pubbliche e lasciando che il mondo godesse della sua genialità senza mai vederne lo strumento, forse ne …

IL BICCHIERE VUOTO DELLA STAFFA di Francesco Gambaro

Era l’ultimo bicchiere. Attendeva impaziente che tornassi dal bagno. Presi al volo il manico e mi impietrii. Un tappeto di moscerini, uguale uguale al tappeto di granatina di ghiaccio del margarita che servono a Boston, si era sostituito alla schiuma e bloccava il libero ingresso del liquido dentro la bocca. …