TANTO DEVI MORIRE di Francesco Gambaro

Il chirurgo diventa saggio e al saggio paziente diventato nel frattempo chirurgo consiglia di non procedere chirurgicamente. Tanto devi morire. Saggio che saggia lo stato di saggezza del paziente e ne riconosce gli orizzonti di saggità. Il paziente saggia il chirurgo a corto di bisturi e scopre di essere diventato saggiatore del chirurgo che un tempo fu suo paziente. Del paziente che aspetta pazientamente le volontà del chirurgo non resta traccia di paziente, del chirurgo che pensava chirurgicamente restano solo guanti senza mani. Chirurgo e paziente si spostano in sala operatoria per un brindisi di condivisi umori e i rispettivi mestieri li cedono alle ortiche. Pazienti e chirurghi coltivano una identica passione per le palpebre fantasma dei pesci, per i giardini invasi da paesaggi mozzafiato, per i labrador che abbaiono ai bambini ma si prostano a muso basso alle formiche. Pazienti e chirurghi approvano (endorsement) il non intervento da paziente a chirurgo e da chirurgo a paziente. Il poliziotto che fermerà in autostrada questi due froci chiederà: chi di voi era alla guida? Chirurgo e paziente con rispettivo volante alla mano, scenderanno dall’automobile con questa idea in testa: tanto dobbiamo morire.

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