AL MERCATO DEI FRUTTI PROIBITI di Francesco Gambaro

Chi ti ha detto che non è buona? Perché è l’ultima? No, ti sbagli. Chi ti ha detto che la gente sa scegliere. O, peggio, scartare. Guarda me. Guarda cosa sono diventato. Ehi, mi vedi? Sono qui, torna indietro. Uno scarto, un umiliato? Un frutto fallito per eccesso? Malcresciuto o maturato troppo in fretta? E la polpa, la vedi la polpa? Fuoriesce senza colpa dalle ferite. I miei lineamenti sono questi. Accettare o rfiutare. Niente vie di mezzo. Dove vai? Lo so che hai fame. Non troverai niente più avanti. Se torni rischi di non trovarmi. Altri potrebbero avermi preso.Non ci credi? La vedo quella puzza al naso. Io la vedo e non la sento come non la senti tu. Sei tentato? Sei un po’ come me? Non girarti dall’altra parte. Lasciala passare quella. Lo vedi che non ti sente? Vuoi provare a prenderla? Me la voglio vedere tutta. Da qua, lo sai, si vede tutto. Proprio ci credi che mi hanno lasciato qua perché non importo loro? Perché non importo un ficho secco? Mi hai guardato bene. Annusato. La chiami puzza questa? Lo sai da quanti giorni qui? Lo sai? Quando i nuovi verranno mi schiacceranno? Aspetti di vedermi schiacciato? Di non vedermi più? Confessi? Ah, ora mi stai a sentire? E se io non volessi venire. Inutile mettere la retromarcia. Sono tutte prime in qualsiasi posizione la metti. Vuoi ammettere che hai perduto la coincidenza? Paquin, mi senti? Adesso dove scappi? Alla cassa? Ma se non hai preso niente. Esci e rientra. Fai di nuovo la fila. Non lo vedi in quanti sono che ora mi vogliono. Che, hai paura a saltarla? Non lo capisci che non ci sono? Che non c’è nessuna fila? Che stanno mettendoti alla prova? E me, non hanno messo alla prova anche me conciandomi così immondo. Dai non tentare di attaccare bottone con la cassiera. Vedi che non ti vede. Lo so che ce l’hai la coda dell’occhio. Ora mi arrampico più in alto. Tu invece ora mi vedi? Sì che mi vedi. Qualcuno ti ha detto di guardarti da me? Di passarmi alla larga? Così conciato che schifo, vero? Proprio per me eri venuto? Mi hai trovato così marcio? Che, esci? Scappi? Vuoi proprio che ti insegua come un un cane bastonato sotto la grandine. Ah questo ti aspetti da me?

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