I SEZIONATI. Nelle leggende tibetane vi è un mostro singolarmente spaventoso. A leggerne la descrizione, la bocca si riempie di sale. Questa creatura, larva o demonio, in complesso ha un aspetto umano. Da lontano pensereste a un viaggiatore smarrito o a un sonnambulo. Ma si avvicina, e vedete che la testa, le membra e il tronco sono sezionati. I pezzi sono rimasti quasi al loro posto, e fluttuano nell’aria, malamente tenuti insieme da filamenti molto vaghi. Il peggio, l’imperdonabile, è che questo orrore vuol vivere, e che soffre: questi pezzi umani vi vengono incontro, vi chiedono da bere, da mangiare. Ma si prova soltanto paura e infinito disgusto. Si sente come il pericolo di un contagio. Si sente nel fondo di se stessi che si potrebbe diventare una di quelle larve. E, per paura, la si odia.
René Daumal, da I poteri della parola, La vita dei Basili, Adelphi 1968