INTRAMOENIA (Jonathan Safran Foer) di Francesco Gambaro

Dava per scontato che ci fossero stati momenti, a parte quelli in cui si masturbava, in cui si era sentito a casa nel suo corpo, ma non se li ricordava: forse prima di fracassarsi le dita? Samanta non era il suo primo avatar in Other Life, ma era il primo a cui la pelle logaritmica andasse bene. Non aveva mai dovuto spiegare la sua scelta a nessun altro – Max era abbastanza ingenuo e abbastanza onesto da non farci caso – ma come la spiegava a se stesso? Non desiderava essere una ragazza. Non desiderava essere una latina. Ma d’altra parte, non desiderava neanche non essere una ragazza latina. Nonostante il quasi costante dispiacere di essere se stesso, non confondeva mai se stesso con il problema. Il problema era il mondo. Era il mondo che non era della taglia giusta. Ma quanta felicità è mai stata prodotta puntualizzando che la colpa era del mondo?
Jonathan Safran Foer, Eccomi, Guanda 2016

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