INTRAMOENIA (Vittorio Sermonti) di Francesco Gambaro
INTRAMOENIA (Vittorio Sermonti)
INTRAMOENIA (Vittorio Sermonti)
Dovremmo aspirare a non avere più casa. Né centri. Né aspettative ricoverarie. Non sono per la guerra. Ma una guerra la dobbiamo purfare non aspirando ma per respirare. Non facendo le cose giuste ma sfidando il nonsipuofare. Il sociale mi interessa meno del malsociale. Ne avessi la forza raggiungerei controcorrente …
CAPO D’ORLANDO (a Rossella Valentino)
Quando ci riferiamo a qualcosa scendendo troppo in particolari è come ci fossimo immersi negli abissi marini: se non si è all’altezza (altezza?) è meglio evitare. Solo il sommozzatore esperto saprà risalire districandosi più o meno agevolmente a rivedere la luce. L’inesperto rischia davvero grosso: è smascherato immediatamente. Il problema …
Appena piombato in casa alle 22, prima che dalla sua pistola parta il colpo destinato al tuo cuore, pregarlo: solo un momento. Aprire l’armadietto dei medicinali, prendere la scatola del Cumadin, domandarsi oggi cos’è, 24 mi pare, allora una pillola e un quarto. Poi ingoiare e aspettare. Se il killer …
Ho deciso di abbandonare un mio studio sul suono di un’arpa quando ho scoperto che non sarei arrivato mai da nessuna parte. Le trattazioni in materia sono decine e tutte dimostrerebbero l’insensatezza di quello di cui mi ero convinto: che il suono non è una qualità ma una proprietà. Mi …
SCUSATE SE CERTE MATTINE
T. Lucrezio Caro. Senza accendere un contenzioso sull’ingente materia, mi intesterò a rileggere un arduo passo del De rerum natura di Lucrezio, capolavoro multiplo e sconfinato, pedagogia del sublime materiale. Gli antichi – sbalorditi – non trovarono di meglio che accreditare il loro sbalordimento alla pazzia dell’autore; noi, chiamati in …
Ab) Ciò che concedo ai personaggi che entrano nella mia vita (molti dei quali mai invitati a parteciparne) è molto più di quello che dovrei dare e si chiama “il tempo che fa”. Proprio come quella trasmissione televisiva. Questo perché soltanto in apparenza mi è concessa una scelta: in realtà …
Un colpo mi prende, dice JFK, un colpo mi prende quando mi guardo allo specchio e capisco che lo specchio è il mio nemico dichiarato. Vedo, dice, ti vedo, dice JFK dello specchio. Allora mi caccio nell’oltrebagno, risponde JFK deglutendo, faccio tutto io, faccio i tuoi bisogni e i miei.