Tra le blande scaffe, se guidi storto, rischi di ritrovarti in California. Finisci per asfaltare Matteo Renzi. Ti rinchiudono a Guantanamo. Ti castrano e ti obbligano a cantare Guantanamera con la voce, non di Zucchero che porta male, ma di Farinelli. Però, subito su You Tube e sulle prime tre pagine del tuo giornale preferito.
puntata precedente:
MEGLIO L’UNICA LA SEMPRE CATTIVA STRADA DEL FABER
Se guidi giusto. Al mezzo. Puoi anche evitare le blande scaffe. Ma pagherai pegno per eccesso di attenzionalità. Il mancato deficit ti trasformerà in un noioso brontolone. Protestatario fuoricorso, fotografo di strade cattive, querulo epistolante declassato con disonore. Quel che resta di te nelle ultime infime pagine, quelle delle lettere al direttore, del tuo giornale preferito.
puntata pcedente:
MEGLIO L’OPPIO DEL LEONE DE NIRO
Se guidi troppo teso, invece, può capitarti che anche una blanda scaffa ti provochi una erezione. Difficile da controllare. E lo sterzo anche lui difficile da controllare. Distogli lo sguardo dal parabrezza e finisci dentro una vetrina di guêpièresche i tuoi occhi lubrici non hanno saputo evitare. Il resto in quarta pagina del tuo giornale preferito.
puntata precedente:
MEGLIO L’ADRENALINA DELLA RETTORE DIMENTICATA
Se guidi troppo rilassato può succedere che la più blanda delle scaffe ti provochi lo stocco del collo, una istantanea di ugula tra denti stretti, una scivolata del pomo d’adamo nel basso intestino, un nitido tic palpebrale, uno starnuto, un crescendo di bruciore con svenimento e il resto nella quarta pagina del tuo giornale preferito.