UN PENSIERINO

UN PENSIERINO di Gaetano Altopiano

Allampanato e solitario, il pazzo. Chiedeva la carità per conto degli animali: cuccioli, cani bastonati, gatti randagi e cardellini ancora in gabbia. Tutte cause sacrosante. Per me non tengo nulla, diceva a chi gliene dava, ma un pensierino, un pensierino, diceva. Lo trovarono impiccato alla trave maestra di una stamberga che abitava saltuariamente insieme a altri poveri disgraziati. Una tana, più che altro – zona Oreto. La Caritas – si è saputo dopo – ogni tanto provvedeva a rifornire lui e gli altri di quello che poteva, latte, vestiti, pasti caldi, quando poteva e solo mentre dormivano, perché erano tipi intrattabili. Lui stesso un giorno – raccontavano gli Angeli della notte – pubblicamente prese a pedate una signora che non volle contribuire alla causa: ma un pensierino, un pensierino, gridava mentre scalciava. Il traffico bloccato tra piazza Croci e l’aeroporto di Orly. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

UN IMPASTO
8.94   un impasto in forma di susina croccante sapore morbido di pistacchio zuccherato vanigliato di colore avorio bruciaticcio un Read more.
Portami a ballare un finale diverso (8)
Spegni la luce prima di uscirmi dal cuore, qualcuno sennò potrebbe pensare che sia ancora occupato. Colpiscimi e stordiscimi, se Read more.
ASTRAGALO
Non so cosa pensano gli altri del proprio letto, magari nemmeno ce l’hanno, un letto, e perciò mi riesce difficile Read more.
Un canone sul pericolo di piacere I
Occhi pinare sput e qui lavoro leggondi are su tutte  le fedi e le divise ca ssiamo fare con gli Read more.
CHECK-OUT
24 non sono bravo con gli addii con 12 niente stasera portami a vedere un film sdraia il tempo a Read more.
ORA CHE NON PASSA
e taglia il fiato, s’arruginisce di bestemmie, s’infanga di rabbia, il Capo. Non ci arriva a trent’anni, ma suo padre, Read more.
Alla follia di Banvard tutti (4)
In questa scena del film è inverno a Berlino. Durante il breve tragitto in metropolitana, lo sconosciuto disegna sul libro. Read more.
UN TAMBURO
Sono il tamburo di tutte le guerre, quando una guerra mi carezza la guancia, mi gratto il naso e sparo. Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 71
Incrinata da un bavero di spine Sono il rampollo acido del monte L’aurora buia di chi lavora Di chi divora Read more.