STORIE DEL SIGNOR JFK (82) “un primo maggio 10 anni fa” di Francesco Gambaro
Alle 7 del primo maggio JFK nuotò lungo il corridoio per raggiungere la cucina. Volendo onorare la giornata dei lavoratori pensò, come tutti i giorni, di prepararsi un buoncaffè. E, per l’occasione, di servirlo in tazzina vergine. Ma, di tutte quelle che riuscì a trovare, nessuna risultò illibata. In più avevano – chi una, chi due, chi tutte – i manici rotti. Ora non può essere, disse. Una volta per tutte bisogna comprarne una con supermanici superinfrangibili. Detto fatto, spense il fuoco della caffettiera e scese deciso. Non fu difficile trovare un supermercato aperto. Tutti i supermercati, per il primo maggio, restano ormai aperti sin dalla notte del 30 aprile di dieci anni fa. Nemmeno fu facile: lunghe file di consumatori bloccavano chiassose tutte le entrate. A sera, quando finalmente arrivò il suo turno, JFK beccò un travailleur efféminé et très gentil che gli rifilò un servizio da coppia: due dolci vergini da caffè senza manici: ma che mi dici? le vuoi col manico? un bell’uomo come te pensa ancora al manico? ma chi le cerca più col manico? brrrrr, al solo pensiero. Dài, prendile e aspettami fuori che appena smonto le proviamo.