PREAMBOLI UNO (Gli Architetti)

Clotilde aveva un sogno. Illuminare le stanze facendo a meno del sole e dell’elettricità. Progettava la sua stanza da letto come le appariva quando dormiva. Con la luce ma senza luce. Aveva begli occhi e un sorriso che luccicava.

STORIE DEL SIGNOR JFK (90)

La formica testarossa è caduta da un ramo dell’albero di limone sul tavolo. JFK, sulla sdraio, è distolto dalla lettura. Decide di godersi comunque lo spettacolo. Allunga la mano per cogliere il limone più maturo e osserva la formica correre lungo il circuito del tavolo. La sua mano, ancora mezzo …

SULLE RIVE DEL TONTO (9)

Insonnia invincibile, annichilente! L’aria è spessa, pesa sulle palpebre. Sotto i balconi, al riparo dal nevischio, tre ragazzine civettano. Dalla bettola sale l’aspro di un vino novello. E un grosso martello batte le pance lallerellone di cento campane allineate su un molo roso dai marosi… l’aria ora frana. Mi sveglio: …

INCONTRI

Sperate di evitare la confidenza in ogni sua manifestazione, partendo dai vostri propri peli pubici e finendo alle conoscenze. E oltre che nel rispetto dei limiti e nel vivere in case isolate sperate che in tema di “dichiarazioni” vi limitiate sempre all’essenziale: si è sempre vulnerabili, a prescindere da quanto …

I BAMBINI DI VENZANT

Bene, noi abbiamo la Senna. Voi che avete? L’Oreto? Ennoi il giardino verde di Venzant. E voi? Mioddio quanto sono belle le rose di Venzant. Qui abbiamo le stesse albe grigie di Verlaine. La malinconia a colazione. Tovaglioli su cui disegnare e il sorriso caldo di un croissant. Finiti i …