Vive con me da qualche anno. Le faccio da cuoco, le servo cibi freddi (cadaveri di zanzare perloppiù, di cui va ghiotta), non ama i caldi, soltanto il caldo mi dice. Le mele sono state per lei una scoperta e una delizia. Fuori stagione, oggi come oggi che è caduto l’autunno, sbadiglia sonnecchia s’addorme. Ne avrà per tutto l’inverno. Questa estate ha fatto amicizia con i miei rari ospiti. Sandro e Michele, per esempio, che mi scrivono una cartolina da Acapulco pregandomi di salutarla per loro. Se voglio portargliela. Ricordano come grattava gioiosa le scarpe quando, gustando i miei negroni, non pensavamo più a lei. D’estate mi sostituisce in tutto. E’ una infermiera attiva. Si sostituisce anche alla aspirapolvere raccogliendo dal pavimento e trascinando con sé nello scantinato i miei resti. Cosa dovrò rispondere a Sandro a Michele se non ci sono più.