La mia giovane vita facente, che fa, facendo questo terreno, questo terrestre, ciascuno, ognuno, singolo, ogni singolo, dei singoli templi e tre volte per tre volte tre volte nel cielo notturno, col fulmine notturno del sonno ha personificato la giovane scrofa bianca, gialla biancastra che sono. Un fiore di farina e del vino novello divinizzato, aspersione e libazione secondo gli usi di legge, in singoli templi, tre volte per tre volte tre volte mi hanno ingiunto “tre volte liba ai prodigi!”