comincia a temere che il ciclo della luna sia cambiato definitivamente e non tocca forchetta, cucchiaio o coltello
attenta che la carne sia senza crepe o buchi e il fegato lo può friggere anche con l’aceto, col vino, altri aromi e patate
la forza del saper fare e disfare, di orientare le braccia e mescolare lo spazio, la pancia disinvolta nel mambo, gli occhi e i giochi fieri
il binocolo sullo schermo del televisore setaccia il mezzobusto sgranato dell’annunciatrice
non avrebbe ritardi se non fosse per la fisica, la sorella, stelle e cristalli
ovunque per sempre ancora amore e la canzone non si compra, non si canta, non si vede, non si ascolta o tocca, venti misti
e stira la sottogonna bagnandola con acqua e amido