ARBEN DEDJA “Il racconto del Membro del Politburo”


Agli inizi pranzavamo e cenavamo spesso
insieme
per i compleanni dei bambini delle mogli
poi cominciammo a incontrarci raramente
poi ancora di meno
(in pratica ogni 5 anni per la Festa della Liberazione)
poi soltanto per porgere le condoglianze
per la morte dei nostri genitori
a poco a poco cominciammo a morire anche noi
malattie incidenti
invecchiavamo intanto e le morti aumentavano
ancora malattie incidenti qualche suicidio
e fu così che aprimmo una parcella a parte al cimitero
poi allestimmo un servizio speciale di becchini
poi mettemmo delle guardie armate
per difenderli dai branchi di lupi
poi decidemmo di mollare picconi e pale
poi ordinammo ai becchini di tenere con sé un materasso
poi non inchiodavamo neanche il coperchio della bara
alla fine usavamo una sola bara
su e giù con il morto di turno.

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