non ha un suono minatorio “dopo abacchiamo” – ma vuol dire dopo facciamo i conti
o anche scervellarsi
mentre l’abbacchiamento si può confondere con l’abbacchiatura dei frutti che cadono
o per l’ictus del bacchio
che sta per abbacchio nel senso di agnello ancora legato al bastone fino all’abbacinamento
ed abbaiare del cane (1.288 d.C) alla luna contro qualcuno invano x protestare
ma si può approfondire il discorso (perché ciò che viene detto superficialmente molte volte non lo capisco
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abbaino dal ligure cappuccio di frati da soffitta
in cui ci sono molte cose abballate che è uguale ad imballate
idem abballottare
con sballottare cartoni pesanti abbambinati per farmi strada facendoli poggiare alternativamente sugli spigoli
o come un bambino che muove i primi passi scoprendo il contenuto dell’anima che è più leggera dell’involucro del corpo
in tiro nelle concerie le pelli abbancate
estendendo anche all’uomo e in larghezza colonizzando angoli artici con la sola presenza dei suoi oggetti che così restano immortali
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lasciarsi senza ritegno
smettere di fare qualcosa e lasciarsi del tutto libero
abbandonarsi e rinunciare ad ogni sogno
allentare e piantarla
ma poi avviene comunque un pensiero abbandonico – disturbo relativo all’inclinazione dell’animo a farsi trascinare da affetti emozioni passioni
traendosi in inganno – abbarbagliandosi
e poi abbarbicandosi in un luogo con tutte le sue radici
frattanto abbarcano a fuoco tavole in costruzione di scafi in un abbaruffio tumultuoso ancora più disordinato
cercando l’abbassalingua per l’esame orale (prima del 1950)
in valigia la lima per le unghie come una stecca di gelato e come se fossimo già in vacanza pensando a cosa altro ci potrebbe servire per il B&B sul mare
che nella lista potrebbe mancarci
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abbassamento riduzione d’intensità per l’abbassata nel telaio separando i fili pari da quelli dispari ed introdurre la trama
con la W rovesciata richiamando la M di morte al dittatore abbastanza x abbattere il mito dell’abbattifieno sottostante la botola e gettarvi il fieno
abbattuto nella zona boschifera dove c’erano alberi con sbarramento di tronchi per fortificazione
orizzontale rotazione di bordo con il vento in poppa abbellendo la forma
abbenché non sia tremendamente brutto per l’abbeveraggio costato molti morti fra pastori
più conflitti generano più civiltà – luogo in cui la selvaggina si reca a bere in preda alla sete
poi abbiadando i cavalli assuefacendoli al fieno mentre prima erano abituati al libero pascolo
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l’abiatico nipote rispetto ai nonni
abbica i covoni di grano ammucchiandoli in modo simmetrico per l’aerazione della paglia limitando i danni della pioggia
ecco disse questo è l’abbiccì di qualsiasi disciplina
dopo schiavi e nobili noi siamo abbienti e cioè facciamo economia nell’abbigliamento – dall’abbigliare che è la ricerca d’elleganza abbinando cioè due ogni volta
che sarà in futuro un particolare servizio delle prostitute abbindolando col filo all’aspo e formando una matassa da contagiri
ecco disse così tutto torna