ABBECCEDARIO ARBITRALE

Abbecedario
A è sempre il simbolo di qualcosa
Dall’astronomia classe spettrale di stelle di colore bianco, aventi temperatura superficiale compresa fra 7500 e 11.000 K alla musica
la nona nota
fino alle autostrade alla biochimica e all’elettricità
Ampere
A bocca aperta
riposo fondamentale della lingua
in fenicio toro ed in greco alfa
l’inizio fino alla fine di zet-a
da ah ora mi ricordo ad ah lo sapevo già (riscoprendo il sepolto dell’aula fredda
ricordandola come prima lettera imparata a scrivere
A di albero sulla parete dietro la cattedra della prima elementare
ma anche A di abete e di aritmetica
la prima che t’introduce nell’altro mondo
quello che trasmette anche a chi non conosci cose per intero o per metà del cammino di un’intera vita
come l’unico giorno che ricordo mentre le altre 25 lettere
se ne sono andate di conseguenza come le possibilità che diventano infinite
come il fatto scatenante che è stato leggere della morte per
avvelenamento da metalli pesanti di un dente cariato in oro del bisnonno
o per la protesi ad un’anca rotta in un incidente di dieci anni prima
così ho scritto
noi ripiegheremo mentre ogni dio cadrà
la linea di confine è il fatto scatenante
è curioso quando s’incazza ma stramente e non mi piace
Ah le stelle sono il seme di se stesse
il circolo polare artico un buon motivo per cui combattere
una formica si sacrifica per molto meno di una briciola

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la “A” è semplice ma può essere composta articolata ed indicare lo svolgimento di qualsiasi riferimento da prefisso privativo
o l’AB d’allontanamento sull’abaca vegetale in cavi marini o abaco calcolatore
a tabella d’esecuzione dei tiri a fuoco
come tavola degli antichi romani per esporre il vasellame
alla parte terminale di una colonna o balaustra che può essere anche una cimasa o estremità
o d’abalietà la cui esistenza dipende da un altro
mentre Dio è credere all’aseità (cioè che si è fatto da sé
dai tempi dei tempi immemorabile (abantiquo
forse nell’abarico – punto della linea immaginaria in cui la forza gravitazionale della terra e della luna è nulla
mentre abasia è il disturbo dell’andatura
ed abate viene dall’aramaico abba (padre ed acqua (come del gruppo pop scandinavo
poi vediamo che ci sono un abat-jour nell’abaton e l’abaya con la quale è vestita la guida
dirigendosi verso una lampada nel sotterraneo sacro del tempio in sopravveste islamica femminile
(spiegando opere) mi chiedo perché queste tre parole sembrano siano collegate da un significato profano arbitrale

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