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a te parlo sottovoce per non svegliarmi
ti racconto di questo mio tentativo
ti descrivo il fascio d’erbe sulla mia tavola
in una luce piena che mi dilata i dettagli
e nei dettagli trovo leccornie disegnate
in forma di lenimenti per la mente
per i muscoli del volo con gli amici di ora
che mi lasciano solo e con te nella cucina
che mi dai le spalle e intanto io non so
con chi sto precisamente parlando
l’aria ronzando si allarga la luce incontra
l’altra luce che va spegnendo le righe