scrivere-5

mi faccio distrarre in continuazione dalla mia condi­zione di disoccupato mentale

lo strascichio di un passo una voce dalla tv una rispo­sta aspra di chio a ra perfino un soffio di vento im­provviso

e ogni distrazione ogni pausa diventano vertigini della continuazione dello scrivere nel senso che mancando un tema retribuito riacchiappare il filo appare sempre una sfida

la sicilia é un’isola dopotutto abbastanza comoda per chi sogna il deserto e le sterminatezze del deserto e anche il pack e l’oceano pacifico – é un’isola che in­vita al disordine della distrazione che é tipicamente necessario al vagabondo all’orfano al ‘missionario’ – in­somma é la mia misura corrente meglio adattata – é questa la ragione della difficoltà del mio scrivere cre­sciuta con gli anni e con l’esercizio – l’identità e l’i­dentificazione del mio scrivere é nell’insieme di questi oneri e di queste piacevolezze da perditempo

i miei conterranei (? chi quando come dove – a calta­bellotta a bisacquino a palazzo adriano a roccamena?) che sono pratici in tutto sanno di non poter retribuire questo scrivere senza padrone  (nessuno lo può – qualcuno cerca di cavarsela offrendo un premio – ma con i più distratti non c’é proprio niente da fare e spesso é perfino una disperazione (della tecnica e del futuro) rintracciarli)

insomma tu non avresti dovuto chiedermi una breve nota sullo scrivere)

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