STORIE DEL SIGNOR JFK (116)

Con la stessa lentezza con cui ruminano le foglie d’erba, le mucche che hanno invaso il frutteto, ruminano le arance. Per parecchio tempo, nel dubbio se continuare a osservarle o scacciarle, JFK si chiede se conoscono il gusto, la differenza tra una foglia d’erba e un’arancia. Se la prende comoda, anche perché queste donne delle pulizie del terreno, doviziosamente vanno eliminando una quantità discreta di erba e, tutto sommato, le poche arance mancanti possono contemplarsi meritata paga. Perciò, intanto che loro lavorano, JFK torna alla lettura di Gualtiero Whitman: “Sviluppato dai viluppi della donna l’uomo si sviluppa e sempre si svilupperà, / Solo sviluppato dalla più superba donna della terra potrà nascere il più superbo uomo della terra, / Sviluppato dalla donna più cordiale verrà l’uomo più cordiale, / Solo sviluppato dal perfetto corpo d’una donna potrà nascere un uomo di corpo perfetto, / Solo sviluppato dalle inimitabili poesie della donna possono nascere le poesie dell’uomo (solo di là le mie poesie sono nate), / Sviluppate dalla robusta e arrogante donna che amo, solo di là può nascere il robusto e arrogante uomo che amo, / Sviluppati dagli abbracci vigorosi della muscolosa donna che amo, solo di là derivano gli abbracci vigorosi degli uomini, / Sviluppati dai viluppi del cervello della donna vengono tutti i viluppi del cervello dell’uomo, debitamente obbedienti, / Sviluppata dalla giustizia della donna tutta la giustizia si sviluppa, / Sviluppata dalla simpatia della donna tutta la simpatia; / Un uomo è una grande cosa per la terra e per l’eternità, ma ogni minimo elemento della grandezza dell’uomo si sviluppa dalla donna; Prima l’uomo è modellato nella donna, poi può modellare se stesso.”

E’ buio. Le mucche hanno finito. Macché, ruminano anche di notte al rintocco dei loro campanacci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Un canone sul pericolo di piacere I
Occhi pinare sput e qui lavoro leggondi are su tutte  le fedi e le divise ca ssiamo fare con gli Read more.
CHECK-OUT
24 non sono bravo con gli addii con 12 niente stasera portami a vedere un film sdraia il tempo a Read more.
ORA CHE NON PASSA
e taglia il fiato, s’arruginisce di bestemmie, s’infanga di rabbia, il Capo. Non ci arriva a trent’anni, ma suo padre, Read more.
Alla follia di Banvard tutti (4)
In questa scena del film è inverno a Berlino. Durante il breve tragitto in metropolitana, lo sconosciuto disegna sul libro. Read more.
UN TAMBURO
Sono il tamburo di tutte le guerre, quando una guerra mi carezza la guancia, mi gratto il naso e sparo. Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 71
Incrinata da un bavero di spine Sono il rampollo acido del monte L’aurora buia di chi lavora Di chi divora Read more.
TESTE
Dice che compaiono solo le teste e che sono di carne, vere e vive. Sembrano tagliate via da un corpo, Read more.
quando c’era il cane
quando c’era il cane i nostri denti digrignavano i denti (fortunatamente c’era una sciarpa). la tua leggerezza era come una Read more.
CUPOLE, MIRAGGI E VENE UMANE
La figura dell’uomo senza volto non è infrequente nelle discussioni delle sorelle Nakamura. Ciononostante, la più giovane tra loro nutre Read more.