(capitolo penultimo) Quanto sta distante il mio mare dal tuo mare. Controluce non vedo foce né fiume. L’impicciolimento è utile unguento per la vista cieca. Scomparsa anche una stella una luce gress e una voglia sul palmo della zampina. La leccano i topi con i denti. Fluorescenti anche controluce. E …
Scollamenti ed alcuni che partivano Indifferenti A consegnarci Serene inquietudini Nell’ordine dell’arbitrio Pinne troni e derive Dominazioni In maschera L’onda rotta e inchini
alessandrinismo arte raffinatamente ornata ma priva d’ispirazione è forse per apporre un peso alla bilancia in cui d’altra parte l’alessia sta per incapacità di afferrare ilsignificato della parola scritta ma non quella parlata i drammi mi percuotono sempre un diverso punto a caso del corpo 2729/98507 aletiche verità in un …
Di quello, prima di tutto, sorprende la tensione: non ha un muscolo fuori posto, non ha un grammo inutile, non uno che non tenda seriamente a un risultato. Il velocista è freddo, ha tutto pianificato e sorride, ma col sorriso di un guastatore che ha appena piazzato una carica sotto …
(capitolo OTTO) Il topo dice: ultimo comandamento, non buttare la carta igienica dopo esserti pulito il culo. Conservala. Accartocciola, fosse carta sbrilluccicante di caramella. Offrila alle intemperie e alla cova dell’inverno. Riaprila la stagione nuova, quando non avrai più dove e come (eccome) risalire.
Il monte Vulva, così chiamato per via della sua caratteristica forma, sorge lontano da ogni punto cardinale, nella zona più erogena delle Dolomiti. È proprio in quella zona segreta e quasi irraggiungibile che il fenomeno dell’enrosadira, tipico di tutta la regione, si manifesta con particolare intensità. All’alba e al tramonto, …
Distratta fede del sottobosco accorda Spaesamenti Entusiasmi fragili smarrimenti Nobili bassifondi miasmi Da pesce sotto banco Ingegna vagabonda Erosioni Mature pulizie morigerate Agevoli festini Inferno misurato mojito E marmellata calda Il Malandrino onesto Pardes per il massacro Cappero in fior Di fate capesante
73/99 * mi sta lacrimando l’occhio destro lei è inarcata emergono dal ginz natiche selvagge fuori da ogni inganno me la ritrovo affettuosa ogni mossa così rovesciata torna naturalmente com’era io qui solo indizio di contemporaneità * mr bertinotti un cicisbeo? …
una sbronza da parassita dopo aver imparato a preparare l’alchermes essiccando la cocciniglia che vive sulle querce poi macerando nell’alcol cannella chiodi di garofano coriandoli e noce moscata infine tutto aromatizzato con essenza di rose fino a parlare fiorentino 2654/98507 l’alcione nidifica nei giorni d’alcionio durante la bonaccia che di …
Stormi di caccia attraversano un cielo di cenere che si accende di falde infiammate. Poi il giorno lumino morente si spegne tra colonne di fumo e rottami del muro del suono. Cola la notte vischiosa sui morituri che il lavoro rende liberi cola sulle sedi glocali dei plutocrati di tutto …