è’ uno degli effetti della domenica con lei le ho portato una begonia per la bellezza delle foglie asimmetriche e dei fiori bianchi rosati rossi e anche gialli ed arancioni cosicché i suoi straordinari occhi quasi beige s’intonino al verde dei miei mentre va in onda una beguine (originaria danza delle antille simile alla rumba ma più lenta dalla quale sono derivate samba e bossa nova che odio ma lei no perché è una begum principessa indiana ed io sembro un principe vassallo dell’impero ottomano o un bey egiziano fino alla rivoluzione del 1952 perché poi i dignitari di corte sono stati eliminati
bei tempi
pure quello del belcanto di una belga e non dei belati per i dolori delle belle donne che uno spera sempre abbiano anche delle belle menti forse per la bellavista che nelle belle arti indica una belle époque beccando a sera un pezzo di bellelay svizzero formaggio crudo che ha la bellezza di quelle persone capaci di appagare l’animo in fisica delle particelle beauty proprio quando dove si mangia e beve che è una bellezza attraendo le altre bellezze di una città e finire concludendo in bellezza il discorso in modo degno di memoria soprattutto se anche ironico sul bellicismo politico incline a risolvere le controversie internazionali con la forza bestiale
mosse alla belluine con la stessa agilità con cui passiamo al formaggio belpaese bemolizzando la nota alta del pizzico della lingua con un vino bemolle benaccetto cambiando canali tv e sentire nel linguaggio giornalistico il benaltrismo (atteggiamento di chi elude un problema sostenendo che ce ne sono altri più gravi da affrontare