AUTUNNO A PECHINO

Diceva che I canti di Maldoror sapevano di funghi panati. Che ciò che fa l’odore di un romanzo, ma anche di un saggio o di una raccolta di racconti, non è solo la sua latitudine o l’argomento trattato – come naturalmente ci aspetteremmo per la diversità di flora, fauna locale o lontananza dal mare e catene montuose – bensì i composti volatili organici che il lettore disperde su quelle pagine. Cosmetici e detergenti usati, il cibo cucinato, i tipi di gas di scarico, il numero di ristoranti, scuole, caserme, ospedali che ci sono nelle vicinanze. Aggiunse un dettaglio altrettanto importante: personalmente detestava i punti interrogativi, quelli esclamativi e i puntini di sospensione e non sopportava le teste umane di forma eccessivamente rotonda. Concluse con una notizia inquietante: Guerra e pace aveva la fragranza di Zagara Zuma.