CINTHYA

Prese le dita, le infilò in una busta e le spedì in America. Non ce la faceva più a continuare in quel modo. Solo mail, social, inutili colloqui in webcam. E lui: costretto nel letto, immobile, per via di quella malattia degenerativa.
Non ne poteva più. Cosi, almeno, se non altro, i suoi polpastrelli avrebbero finalmente potuto carezzare le sue guance di pesca, il viso rosato di Cinthya, quel suo viso da angiola postnucleare.

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