furono ritrovate anfore
piene di neonati campestri
raccolti conservati
furono aperte sepolture facili
al posto di cadaveri
sangue stallatico
furono rovistati stomaci
neve colorava angofessure di cip balbuzienti
furono violate commessure di astronavi
nidi secchi di api
parlarono al sordo
furono sviscerati stecchini
niente carne all’interno
spente e inutili stazioni metereologiche
non smisero di ronzare
furono alzati tacchi
che dal basso non distinguevano l’alto
aliti partorirono nuvolette d’aglio
furono non in vita dolci
furono selce
graffiti a fronte dell’inesistente
furono balle
la shure non fu più solo una puntina
sul viso di bachelite
il freddo e il caldo
di un corpo sodo
furono cocci assemblati da neonati
che seppero cucirsi l’urna addosso
“Come riscontrato in altre necropoli del 400 a.C. Le sepolture infantili sono particolarmente numerose. Nel caso di seppellimenti di bambini in età neonatale il tipo di tomba più frequente è quello dell’inumazione entro anfora tagliata per l’inserimento del cadavere, e sempre adagiata in una fossa rivestita con lastre di pietra e/o lalaterizi posti a coltello.” Gabriella Tigano in “Alesa Archonidea” Regione Siciliana 2008