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Anche il geranio, infine, emise un bip d’amarezza.
Spiegano all’Acquedotto che l’acqua porta terra e non sappiamo come fare, noi verbene gentili, spesso conviventi di giare salate.
Alla fine quell’amaro in bocca conforta, seduce, finiamo come icone invadenti, talvolta jazzate, oppure impastate, perché, è questo il messaggio, che passi una fragilità strutturale, buona per qualche perito, e allora, noi verbene gentili pratichiamo la fragilità come parametro qualitativo, costruiamo le case di fango e i santi di marmo, aspettando un delizioso montezuma, che spieghi le misure della statica, le dosi minime di savoir faire, dei biscotti all’uovo.
Così me ne stavo nel bus che sbatteva nel pavè.