i diritti

150693

1
i diritti del non-sapere sostenuti atleticamente
contro i doveri relativi al conoscere
di una sola parte visibile

già alle 7,22
una giornata così perfetta
è segretamente tutta tardo pomeridiana

2
il mite andamento interno del corpo
apprende in uno spazio breve
il passo mutevole circostante

3
ne suoni ne odori ne piritozzi
i congiurati vanno tra le rovine metropolitane
col machete in una mano e la testa mozza nell’altra

4
dunque è 1’anatomia che non tiene conto delle aggregazioni
e procede a prescindere dalle pretese dell’orecchio
e dalle smorfie nel naso

5
analoga discrepanza governa le trame della proposizione
che mai si allontana dalla musica e dalle puzze
e che invece si dovrebbe

6
sicché eccoci tautologizzati nella premessa
che ogni concorrenza è quella che non lo è
se è concorrenza

7
c’è poi l’esitazione costante
disegnetti sputetti insomma quelle cavolettate
che si vanno distribuendo lungo i margini già inondati

8
l’emozione è disponibile nei luoghi
dove può essere resa schiava e madre
perché schiava e madre è l’età scrittoria

del tutto inadatta a contraffare il proprio tempo
(che è necessario e preliminare
se ci si vuole nel proprio esserci in un tale luogo)

9
l’acredine che si accompagna a ogni comunità letteraria
è tutta così è falsità circadiana
che potrebbe volendo essere solo nozione

ma quanto intanto le accade
è quello che qui si misù…

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