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si comunicare è emettere segnali
ora l’emissione in gran parte evapora
ogni segnale la giubila
ogni segno la perfora
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ciò che nelle incertezze esteriori di tale modificazione ha potuto trovare rifugio negli spazi della clandestinità è quanto mi ha (eccitato e) preceduto all’arrivo nel punto morto
oggi ogni clandestinità è titolo privilegiato di legittimità
muggire è indizio di normalità
parlare (scrivere) è lamentare un ritardo
l’aspetto superficiale di un fenomeno entro cui si accomunano poesia nova e scolastica medievale può disorientare
ma il punto morto ha (tra l’altro) due caratteristiche altamente commestibili – a) la struttura della sua superficie è identica alla struttura del suo spaccato – b) esso contiene allo stesso titolo tanto ciò che esiste quanto ciò che non esiste
archeologia e tecnologia d’avanguardia continuano l’una nell’altra con l’identico ‘spirito’ con cui continuano l’uno nell’altro kriwet e moravia
non esiste più la cosa (che pure c’è)
esiste ciò che la cosa fa (che pure non c’è)
la cosa che esiste non c’è (eppure fa)
ciò che la cosa è/fa/non ecc ecc
il rumore è forte
il corpo è forte
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ieri si trattava di arrotondare un progetto spremere dallo spazio fisico un’accelerazione più radicale attingere ad un diverso livello di moto
proliferavano vettori lineari con energia stabile garantita da interruzioni dinamiche
il mondo e il modo dell’uomo sperimentavano gli errori della possibilità
respiravano un’ininterrotta paralisi