biacco il serpente di fronte al pericolo fugge per non avere coraggio parcheggio al bar della piazza il mio bibliobus mentre i discorsi degli amici erano sulla bianchetta una malattia del riso che non sviluppa le pannocchie e secca il glume che diventa biancastro per questo poi passiamo al biancocentrico che è l’indiscussa superiorità dei popoli europei per l’uso del bianchetto cancellando l’errore su una fattura del pescivendolo che così mi regala dei pesci minuti da frittura una serie di sardine e naselli ad un tratto si presenta un corteo con i visi biancicanti cantando il biancofiore l’inno dei lavoratori della democrazia cristiana tipi da biascicapaternostri ripete spesso il compare come una preghiera meccanica ma fortunatamente sono un tipo bibace che ama bere così mi siedo prendendo dalla biblioteca ambulante libri per eliminare i bibliofagi alcuni animaletti che si mangiano la carta o forse per la mia pratica di bibliofago leggendo ogni sorta di libro senza alcuna distinzione né criterio per speranza d’incontrare un bibliofilo collezionista di quelli rari o per bibliomanzia la mia divinazione consistente nell’aprire a caso un libro leggere un passo e trarne indicazioni e consigli circa l’azione futura scoprendo che sono un bibliopola un venditore di libri e che biciclette e biberon ci fanno più francesi di quanto ne sapessi ma il discorso s’interrompe passandomi un altro bicchiere il corteo bibulo si beve le parole del politico e passa oltre e nessun biasimo per me che non vendo un libro da nove giorni
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