una serpe che

1702

la serpe che s’arrovella dentro l’occhio
come posso sottrarmi al fatto che ci sei

io non capisco il canto dell’ombelico
passeggiando l’unicorno s’avvicina

il corpo mi rincorre mi vomita fuori
sulle correnti rotonde della spiaggia

passeggio nel corpo che s’arrovella
attorno al fatto che all’occhio si sottrae

nel tuo grande ombelico mi sottraggo
amicomio a quest’inganni dell’istante

mi passeggiano nel corpo cantandomi
sgorbi rincorsi e mai vinti di un bel nulla

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