DIARIO DI UN MAGLIONE

Tutti sanno che col cinquanta per cento vergine e col cinquanta di acrilico si vive di più. Io sono un maglione mistolana. Squisito. Il mio padrone, un padrone squisito. Mi conserva ogni sera nel cassetto, non dimentica mai di spolverarmi. E piegarmi alle sue voglie notturne. Occulto da un ventennio le sue scorie psiorisiache – di cui non sa rendersi conto, dunque non per ingratitudine non mi ringrazia. Ogni giorno che mi rimette in pista, ops, in dosso, è uno squisito nuovo giorno. Ora, per la nostra lunga storia – non sono un effimero supponente maglione di cachemire – il cassetto è diventato molto più stretto. La neve, ops, le sue distrazioni cutanee, più difficile rilevarle con i miei occhi stanchi nella foresta di fuffa. Per il mistolana verrà il giorno del giudizio. Certe sere, forse le ultime sere, prego. Quando non sarò più in grado di entrare nel cassetto, che ne sarà del mio padrone?