Entro ed esco dal solco ora netto e profondo ora appena accennato di una ruga che di punto in bianco frastagliandosi mi smarrisce sulla larga nuca abbronzata dell’anziano giusto quando costui, contate delle monetine sul palmo della mano le sparpaglia facendole tintinnare sul ripiano del banco, saluta e, a piccoli passi, si allontana col suo filone di pane sottobraccio… Poche parole frammischiate a gesti traboccanti, sebbene ripetuti immancabilmente ogni giorno da decenni, di una cordialità d’altri tempi mai fuori luogo;- una nuca serena nonostante la ruga bizzosa;- e quel suo profumo di pulito, di saponetta, a me tanto caro… : ho incontrato mio nonno stamane a SSQ?
(L’OCCHIAIA. 56).
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