MARTINI

sardanapalo nella via dell’abbondanza si compiace delle fontane e degli dei dipinti sulle porte delle botteghe che bestemmia con piglio di volpe mediorientale lesto verso la bettola dopo le terme dove si è intrufolato nelle vasche delle donne e giù non riconosciuto tra fornaci mantici lingue di fuoco carbone ha terrorizzato gli schiavi con moine d’altri tempi concludendo in uscita strigliato e temprato dalle vecchie con generose secchiate di acqua fredda ora gode di uno due martini tre più che altro gin nei bicchieri giusti ghiacci e olive verdi allo stecchino disdegnando il resto ridendo dei gusti limacciosi degli antichi e trastullandosi gratis con il wi-fi

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