UNA FOTOGRAFIA SCOMPOSTA DI PICASSO

quel che resta non resta è vago dissolvimento di feci di sangue dal sifone del gabinetto urla chiuse la memoria non salva quel che resta perché nemmeno una stupida parola resta ricordo o lapide o piuma di rosa un autobus perso il telefono che non prende quel che non resta …

LONGARONE

In questa casa ogni sera è il 9 ottobre. Ogni sera è mercoledì, sta piovendo. In questa casa nessuno si muove, ogni sera aspettano che passi. Ogni sera gli elicotteri fanno il giro e raspano l’aria sopra il tetto. Poi arriva la bimba dai capelli ad anelli, entra nelle stanze …

NONNOCLORO (III)

I miei genitali si sommano tutti nell’unico genitale che ho qui davanti. Ha una forma straordinaria e analogica, cioè come assenza di suono e campo visivo il genitale s’incesta ed è masoco secondo che sia breve o lungo. io glielo mostro e lui esamina lui e me. Gli dico “questo …

NONNOCLORO (II)

II Mi chiamano Pipino ma la cosa non mi sorprende. Deriva da Pipo che però non è breve di Giuseppe. La stessa differenza passa tra una mauser da sera e una colt comune. Pipo non è nessuna delle due: se ne può trarre dunque qualsiasi pipinepaio, con assoluta legittimità. In …

DARK

Una nuova era di tenebra (New Dark Age). Così, James Bridle definisce la presente epoca invulvata nelle spire di una tecnologia espansa in cui il sovraccarico di informazioni e dati, la manipolazione e l’onnivadenza intrusiva degli algoritmi, la sempre più massiccia dipendenza collettiva dal funzionamento delle macchine abbinata all’incremento progressivo …

SOLE/LUNA (Primo)

Maso attacca un cartone nero alla finestra col palmo della mano si assicura che non filtri luce. Fa un piccolo foro nel ripiano nero. Serra gli altri scuri, chiude la porta. Spegne la luce. Un raggio di luce entra nella stanza buia. Pulviscolo gioca sospeso. L’immagine capovolta della campagna si …

GEA DISSE A LUNA

UN’OMBRA BEN PRESTO SARAI* Gea disse alla Luna C’è sempre quella macchia strana Anche quando non ci sei, Luna *Osvaldo Soriano

IL CUCCHIAINO della Domenica: (l’acqua su Marte)

Quando Velimir Chlebnikov, nei primi del ‘900, scrisse “La legge delle altalene”, probabilmente stava solo cazzeggiando. Tuttavia formulava in quei versi una risposta plausibile al dilemma che riguarda lo scopo della lotta per la sopravvivenza di ogni organismo vivente: è solo per volontà di dominio di una specie sulle altre. …

E’ IL NONNO ANNO

Unti gli occhiali Unti gli occhi Non riesco ad andare avanti Prestatemi una direzione Un numero qualsiasi Una pietra dove inciampare Una gabbia rosa Un accordatore pettinatore Mezzo cinturino di orologio Un filo di discorso La gramigna il gramignone Un sol minore Una agave senza pungiglione Un occhio strabico Un …