Manovrava da par suo il joystick del mio sesso
Implementava il videogame del godimento
Ratto il corpo si metteva in movimento
Nella mia stanza si scatenava la passione turgida
Il piacere scavallava impalpabile e implacabile
Fuori la città era tutta centri commerciali e grattacieli
Una landa urbanistica verticale e impersonale
Megalopoli governata dalla filosofia del consumo
Mentre io orchestravo una poeturgia dello scambio
E nel coito celebravo un rinnovato ‘flower power’