CHI MUORE AMA TACERE (2)

Ci fu qualcosa di indicibile nel dolore, un’ebbrezza mortale nell’orbitare improvviso verso la vita antenata, qualcosa di peccaminoso nel non stancarmi di mangiare olive nere cunzate, le compravo al mattino secche e salate e le mettevo a rinvenire nella saliva. Un museo immaginario – nel ricordo che ho di Malraux …

Joystick

Manovrava da par suo il joystick del mio sesso Implementava il videogame del godimento Ratto il corpo si metteva in movimento Nella mia stanza si scatenava la passione turgida Il piacere scavallava impalpabile e implacabile Fuori la città era tutta centri commerciali e grattacieli Una landa urbanistica verticale e impersonale …

ASPETTANDO ARRIVI LA PIOGGIA

Una mosca mi chiede cos’è un pompino Le rispondo scendi in basso Con una manata le spiego cos’è un pompino La pera dall’albero presagisce la sua fine Vuole cadere ma non cade Con un calcio nel sedere le insegno il verbo cadere Fatto clicco al computer Una fidanzata mi telefona …

CADO E TU RESTI

cado e tu resti quando stanno per dire il nuovo è già vecchio quando la sensazione che ci sono api che emettono una nota con le ali per aprire fiori chiusi e liberare il polline allora concentrati si può vedere chi sa fare e può girare durante un uomo durante …

CHI MUORE AMA TACERE (1)

Ci fu qualcosa di intraducibile nella spaccatura dell’orizzonte verticale, sembrò che lo scirocco ci vomitasse addosso l’intera Israele. E che certi flutti dell’universo ci si ripiegassero addosso. Fu che un silenzio senza voci ci ustionò e un frangersi nitido di argilla ci seppellì. Ma ad essere sinceri, fui io a …

NONNOCLORO (VI)

Bisognava farlo senza ricordarne il nome; forse bastavano le vibrazioni a fissarne l’identità. Però può darsi che nonnocloro pianga in fondo per motivi assai diversi. Interessa poco d’altro canto definire tuttociò che sta attorno al cileppo, almeno nella fase iniziale, quando il pipino sembra troppo duro e troppo lungo. – …

VAGHE STELLE DELL’ORSA

“Sfoglia l’edizione di oggi” mi si dice. Mettiti comodo. Siamo al tre di agosto – ore diciannove e ventisette e tre secondi. Clicco (quasi) con la bava alla bocca sull’icona del giornale miniaturizzato in alto a destra della schermata e apro. Parte improvvisamente, e inaspettatamente, un conto alla rovescia che …

UN UOMO FACILE E’ DIFFICILE

tieni le mani a bordo la rabbia non ti è congeniale sei un vecchio erotico nel bidè da solo lo sai ancora fare sei stato un costruttore di tetti poi un lento demolitore un vecchio erotico più di questo ora non sai fare hai una voglia in spalla nessuno lo …

(L’OCCHIAIA. 61).

… Non sono solo… dacché vi ho messo piede, tutti i giorni, ad una certa ora, Altri si aggirano per la casa marcando metodicamente ogni angolo con i loro forti odori… Non l’ho mai sentita mia questa casa…: le tante stanze sono d’un vuoto asfissiante, innaturalmente buie e, specie quando …

NONNOCLORO (V)

Non si poteva scorgere. Visibili appena appena le muffe. Nonnocloro, accompagnandomi alla pesca delle lumache e delle fregate si sforzava ma non riusciva a distrarmi. Col mio giornale di Sicilia, dopo la mezzanotte, mi bastava un rugolino del giornale, riparavo, asciugandolo con molta delicatezza, e così, dopo, ero in grado …