QUANDO C’ERANO I LIBRI

Quando ancora c’erano i libri, Qualcuno li stampava. Qualcuno poi li rilegava. C’erano luoghi dove se ne faceva commercio e Qualcuno li vendeva. Qualcuno, dopo averli soppesati, annusati, assaggiati con la punta della lingua, dava inizio a lunghe trattative, e se raggiungeva l’accordo comprava certi libri. Ne comprava cinque o sette, Qualcuno; e se li portava a casa dove di solito la moglie e i figli lo accoglievano con occhio glaciale. Ma ormai l’acquisto era stato fatto e a Qualcuno non restava che consumarli subito, perché i libri non avevano una lunga durata, si decomponevano facilmente e bisognava cucinarli senza indugio entro la data di scadenza. Tutta la famiglia di Qualcuno allora si sedeva di malavoglia intorno al tavolo, cucchiai in mano, in attesa che, messi in pentola da Qualcuno della famiglia, i libri raggiungessero il giusto grado di cottura.

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