A un tratto gli occhiali le sfuggirono di mano e caddero con un terribile fragore. Fu una conflagrazione immensa che fece tremare persino i monti circostanti. Le lenti si spaccarono in schegge acuminate che andarono a conficcarsi fra i sassi o sui tronchi dei faggi. Una scheggia molto voluminosa cadde sulla schiena di un cervo, ferendolo mortalmente. Un’altra colpì l’ala di un falco che stava planando, facendogli perdere l’equilibrio. Una, vasta come una foglia di farfaraccio maggiore, andò a piantarsi su una nuvola. Certe schegge più piccole si insinuarono fra il muschio e brillavano come malefici ghiaccioli. La montagna rimase contaminata fino a quando le costellazioni non mutarono forma e figura.
SCHEGGE
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