Cara S.,
sappi che ‘sta cosa l’ho scritta per te, che dici sempre che me la dai e poi non me la dai mai; che da mesi mi illudi, obbligandomi a corteggiarti con nomignoli vezzosi; che mi chiedi e richiedi: “Secondo te, io chi sono?”.
Chi sei tu?
Patatina?
Perlina?
Pallina?
Pisellina?
Non so. Ma per mantener la rima, va bene anche “Sgualdrina”.